Storia del Comune

Con il nome di Corte Franca viene indicato il comune costituito dal raggruppamento delle quattro frazioni preesistenti di Nigoline, Borgonato, Colombaro e Timoline.
Situato in posizione geografica invidiabile, non troppo lontano dalle sponde del lago d’Iseo e comprendente una parte della Riserva Naturale Torbiere del Sebino, il territorio cortefranchino costituisce il centro ideale degli altri comuni della Franciacorta, godendo in questo modo dei paesaggi unici che caratterizzano la zona.

Come in altre aree della provincia bresciana, le origini del comune di Corte Franca si perdono in epoca antica. Le indagini archeologiche portate avanti in anni recenti hanno accertato la presenza di insediamenti umani sin dalla Preistoria, grazie al ritrovamento di manufatti conservati nei diversi musei locali. Ma il proseguimento delle presenze umane si registra anche in epoca tardoantica, testimoniato dal rinvenimento di alcune tombe con corredo funebre dalle influenze celtico-romane nelle aree occupate dalle frazioni di Timoline e Nigoline: importanti conferme dell’apprezzamento di cui la zona godrà anche nelle epoche successive, per le condizioni ambientali favorevoli e in quanto snodo commerciale tra i territori bresciano e bergamasco.

La più antica documentazione storica che gli studiosi hanno a disposizione per la ricostruzione delle vicende del territorio di Corte Franca risale all’età longobarda. Per tutte le quattro frazioni è testimoniata l’esistenza di diplomi riguardanti soprattutto alcune donazioni effettuate nella zona da parte dei sovrani longobardi insediatisi a Brescia, che con il monastero di San Salvatore-Santa Giulia avrà un ruolo rilevante nelle vicende economiche dell’intera Franciacorta per molti secoli a venire. Proprio per l’intitolazione a ricordo del maggiore monastero bresciano va fatta risalire a questo periodo la fondazione di una cappella intitolata a Santa Giulia a Timoline e della chiesa di San Salvatore  presso il castello di Borgonato.

La fioritura dei quattro piccoli comuni in età medievale è ancora oggi testimoniata dalla sopravvivenza dei monumenti architettonici, soprattutto di carattere religioso. La già citata chiesa di San Salvatore di Borgonato, rimaneggiata nei secoli e che le indagini recenti hanno datato al XII secolo per l’impianto del complesso architettonico, ancora oggi ben visibile dalla strada sulla collina da cui dominava la zona, conserva al suo interno interessanti, seppur frammentari, affreschi datati al XV secolo. Anche la piccola cappella di Santa Giulia a Timoline risulta essere stata trasformata in chiesa circa nel XI-XII secolo, restando una aula unica decorata da pitture murarie ormai ridotte a lacerti, attribuite dagli studiosi al XIV secolo. Per quanto riguarda l’aspetto religioso delle altre due comunità oggi costituenti il comune di Corte Franca, a Colombaro rimane, in una curiosa posizione al centro della rete stradale, la chiesa di Sant’Afra che dà il nome alla via che la affianca; mentre in posizione rialzata, oggi nascosta tra le abitazioni che la circondano, la chiesa di Santa Maria di Zenighe, edificata a partire dall’XI secolo ma molto rimaneggiata nei secoli sino al XVIII secolo, nella quale sono ancora conservati affreschi di vari stili, databili dal XIII al XVI secolo e dove vennero rinvenuti notevoli frammenti marmorei delle strutture un tempo caratterizzanti l’organizzazione dell’interno dell’edificio. Infine l’abitato di Nigoline vanta, in incantevole posizione dove oggi si trova il cimitero della comunità, l’antica chiesa di Sant’Eufemia, monumento notevole anche per la storia dell’arte bresciana non solo per l’evoluzione architettonica, con ampliamenti che vanno dall’epoca altomedievale al Quattrocento, ma soprattutto per il ciclo di affreschi del pittore bresciano Floriano Ferramola che nel XVI secolo rappresentò la leggenda di Sant’Eufemia nella zona absidale della chiesa.

Soprattutto in epoca moderna le quattro frazioni si sono arricchite dei palazzi e delle ville delle famiglie più in vista del periodo. Esistono ancora oggi, a Timoline, Villa Bersi Serlini sorta dove un tempo si estendeva l’antico castello e Villa Lana, ora Pizzini, di origine settecentesca. Il grande complesso del Palazzo Lana-Berlucchi, che caratterizza la zona di Borgonato, e il Palazzo Lana-Ragnoli a Colombaro sono probabilmente gli edifici nobiliari dalle origini più antiche nella zona, con parti ancora visibili di origini cinquecentesche, alle quali nei secoli si sono aggiunte le strutture più recenti. Ma il palazzo più noto del comune di Corte Franca rimane probabilmente Villa Torri nel territorio di Nigoline, notevole dimora ancora oggi visitabile, trasformata in un cenacolo culturale di livello nazionale nel XIX secolo dalla nobildonna Paolina Callegari.

Il territorio cortefranchino può vantare la nascita di cittadini illustri, la cui fama ha notevolmente superato i confini comunali distinguendosi in ambiti diversi. Oltre agli esponenti delle famiglie nobiliari sopraccitate, rimangono vere e proprie glorie locali il musicista e cantante Ignazio Pasini di Colombaro, che si esibì anche fuori dall’Italia e che ebbe contatti con i maggiori musicisti dell’Ottocento, e Mons. Geremia Bonomelli, nativo di Nigoline, che prima di divenire vescovo di Cremona (nel cui duomo si trova la sua tomba) fu soprattutto attivo all’interno della propria comunità, con la fondazione, tra l’altro, della scuola materna che ancora oggi porta il suo nome.

Si arriva così agli inizi del Novecento, quando, precisamente nell’anno 1928, viene attuata la riunione delle quattro frazioni nell’unico comune alla fine denominato Corte Franca, con un nome che vuole richiamare l’origine antica dei quattro paesi originari, perfettamente inseriti nel contesto storico della Franciacorta.
Da quella data le quattro frazioni hanno conosciuto un continuo sviluppo demografico ed economico che ha contribuito ad avvicinare le diverse comunità, pur mantenendo le peculiari caratteristiche di ciascuna zona, dato che, pur avendo un unico Municipio e un unico edificio scolastico nella frazione di Timoline, rimangono ancora oggi separate le quattro parrocchie e le scuole materne delle singole frazioni: caratteristica che rende il comune di Corte Franca un caso singolare all’interno del variegato territorio franciacortino.

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01
Dic/23

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